Diventare donatori di midollo osseo può aiutare molte vite. Il trapianto di midollo osseo o, meglio, delle cellule staminali emopoietiche che si raccolgono dal midollo osseo o dal sangue periferico, rappresenta una cura importante per chi soffre di talassemia, leucemia, linfoma, mieloma e anche in caso di tumori solidi e malattie autoimmuni. Come ogni tipo di donazione in ambito sanitario, si tratta di un gesto gratuito e anonimo di solidarietà estrema, che non mette a rischio la salute del donatore, ma consente di salvare vite umane.
Come la donazione degli organi e la donazione del sangue, esiste una procedura in Italia da seguire per poter diventare donatori. Per iscriversi al Registro Ibmdr bisogna, innanzitutto, avere un'età compresa tra i 18 e 35 anni. Il donatore deve avere un peso di almeno 50 chilogrammi e, ovviamente, deve godere di ottima salute (non bisogna soffrire di malattie cardiovascolari, respiratorie, gastrointestinali, autoimmuni, del sistema nervoso centrale o di tumori o patologie psichiatriche). Non si può diventare donatori se si è in dolce attesa, alcolisti, se si hanno comportamenti sessuali a rischio o si assumono sostanze stupefacenti.
Prima di entrare nella lista dei possibili donatori, bisogna eseguire un primo screening, nel quale, dopo un controllo anamnesico e un prelievo di sangue o di saliva, si procede con la tipizzazione. Se tutto va bene, si entra nel Registro Ibmdr, dove automaticamente si rimarrà fino al compimento dei 35 anni di età.
Per iniziare tutto l'iter, bisogna rivolgersi ai centri donatori che si trova in Italia o alle associazioni di settore, come Admo e Adoces. Ci si può anche prescrivere online presso il sito del Registro italiano donatori di midollo osseo. I dati dei donatori sono inseriti in un registro nazionale di donatori, collegato anche ai registri internazionali, così da individuare velocemente eventuali compatibilità con pazienti che hanno bisogno di un trapianto di midollo osseo.
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