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Cos'è il pinkwashing

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Come il greenwashing, anche il pinkwashing è un fenomeno da fermare.

Pinkwashing è un neologismo che deriva dall'unione tra due parole inglesi: pink, che significa rosa, e whitewashing, imbiancare, nascondere, celare. Come per il termine greenwashing, anche il pinkwashing ha un significato negativo e indica tutte quelle attività che nascondono secondi fine ergendosi a paladine dei diritti delle donne.

Sappiamo che il greenwashing rappresenta tutte quelle azioni compiuti in nome della difesa dell'ambiente che però sono solo una facciata, una maschera, un tentativo di sviare l'attenzione da altro cercando di colpire l'anima ecologista delle persone. Il pinkwashing ha lo stesso significato, ma declinato in un altro ambito di interesse, quello della lotta per i diritti delle donne. Si cercano di nascondere verità che non sono belle da mostrare ergendosi a paladini di cause nelle quali in realtà non si crede a fondo, ma che vengono sfruttate solo per puro interesse economico.

Il termine è nato sulla scia delle polemiche legate proprio al greenwashing. Venne usato per la prima volta per denunciare campagne pubblicitarie e azioni di marketing che hanno sfruttato la lotta contro il cancro al seno per vendere prodotti e servizi. Attività volte a catturare i consumatori che credevano così di aiutare la ricerca e le donne malate di cancro, quando in realtà l'azienda produttrice di quei prodotti aveva secondi fini. Aziende che fingevano di essere a sostegno delle donne malate di tumore al seno, ma che in realtà lucravano sulla loro sofferenza.

Se da un lato si promuovono prodotti e servizi che spingono all'acquisto per una buona causa, dall'altro si cercano di minimizzare eventuali difetti o risvolti negativi del prodotto stesso o dell'azienda produttrice. Una pratica diffusa di marketing che in realtà inganna l'utente finale e che mette a rischio, invece, il grado di fiducia diffuso tra i consumatori per quello che riguarda invece campagne veritiere di enti, aziende e associazioni che hanno veramente a cuore l’oggetto delle cause che sposano, tenendo in considerazione l’obiettivo finale e non pensando al mero profitto ricavato in maniera fuorviante.

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