PSICOLOGIA

Cos'è la psicoterapia, quando e a cosa serve

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Oggi le psicoterapie non utilizzano esclusivamente il mezzo verbale, ma anche altre tecniche come la distensione, le immagini guidate, il disegno ecc.

A una terapia ci si accosta a causa di un disagio, di un malessere, del fatto che all'interno della nostra anima i conti non tornano più. In terapia si va per stare bene e per poter essere in grado, dopo, di svolgere una vita più soddisfacente. Solo che spesso alla fine del percorso non si è quelli che ci si aspettava di essere quando lo si è cominciato. E non nel senso che emergono aspetti orrendi di noi, come molti temono. In psicoterapia ciò che è sorprendente è che ciò che scopriamo possiede la strana qualità di essere inaspettato e al tempo stesso già noto, come se si trattasse di qualcosa di nuovo eppure presente da sempre. Il mistero si spiega col fatto che ritroviamo parti di noi che erano rimaste bloccate o che avevamo negato.

Nel corso di una terapia possiamo scoprire che siamo noi stessi, sotto sotto, i giudici più rigorosi e inflessibili dei nostri comportamenti e dei nostri pensieri, e che spesso siamo noi i primi a non accettare le nostre fragilità e debolezze. Dunque possiamo imparare ad amarci un po' di più e ad essere più tolleranti. La psicoterapia dovrebbe essere intesa come un modo nuovo di dialogare con noi stessi, dando voce sia ai disagi e ai malesseri per capire che cosa ci dicono, sia alle parti sane che vogliono espandersi.

Ognuno di noi è un insieme composito di aspetti positivi e negativi, capacità e incapacità, parti che funzionano e altre che si inceppano. Il punto importante è arrivare a riconoscerci nella nostra complessità di individui, con una molteplicità di aspetti positivi e negativi. Per questo richiede a chi la affronta la voglia ed anche il coraggio di cambiare. Se il sintomo è una spia che qualcosa non funziona, vuol dire che lo scopo di una psicoterapia non è tanto quello di eliminarlo, lasciando inalterata la struttura della personalità che lo ha creato.

Durante il percorso, il sintomo può anche scomparire, ma non si può tornare ad essere "quelli di prima". Se così fosse, vorrebbe dire che non si è messa a frutto la lezione che il sintomo ha voluto darci, che non lo si è ascoltato e non si è colto il suo significato profondo. Una psicoterapia ha senso solo se ci fa evolvere. E' in questo processo che è possibile far emergere tutta una serie di potenzialità e capacità effettive che non sapevamo neppure di possedere perché le avevamo bloccate a causa di paure e condizionamenti.

La posta in gioco è l''autenticità. In questo senso il disagio, il sintomo, il dolore e la sofferenza, anziché aspetti da sopprimere, possono diventare alleati del nostro benessere e aprire le porte a nuove verità.

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