Mettete a bollire una bella pentola di pasta, 1 litro d'acqua ogni etto di pasta. non troppo sale, il sugo sarà molto saporito. in una teglia antiaderente versare il salamino tagliato a cubettini, meglio se maltagliati e non troppo piccoli. fare saltare il cinghialino fino a che non diventa bello croccante. aggiungere poi olio (o burro, degustibus) e l'aglio e soffriggere per qualche minuto, senza mai arrivare a friggere nè l'aglio nè il salamino, tenere una temperatura piuttosto bassa ed evitare troppo "bolle". per gli amanti sardi aggiungere anche un paio di foglie di mirto. quindi togliere l'aglio dal tegame e le foglie. preparare in un piatto o in una tazza i soli rossi d'uovo, nelle dosi consigliate precedentemente. non appena il salamino nella teglia si è leggermente raffreddato, e pochissimo prima che la pasta sia cotta, versare i rossi nella teglia. mescolare delicatamente a fuoco spento e versare abbondante pecorino (grattuggiato). scolate la pasta (al dente) e fatela saltare con il sughetto, meglio se in teglia, per pochi secondi (altrimenti fate la frittata). servire con a disposizione abbondante pecorino grattuggiato e se desiderate ornate con mirto fresco.
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