MATRIMONIO

Matrimonio sulla spiaggia, come organizzarlo e quali sono i costi

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Sposarsi in spiaggia è romantico e suggestivo, a patto di curare nel dettaglio l'organizzazione del matrimonio, senza sottovalutare l'aspetto economico

L'estate, come possiamo immaginare, è la stagione più gettonata per i matrimoni, grazie al meteo meno ballerino, alle giornate più lunghe e alle serate miti, che permettono agli sposi di fare il ricevimento all'esterno, dall'aperitivo e fino al taglio della torta nuziale, passando per il pasto principale.

Una delle tendenze del periodo, per le coppie che amano stare in mezzo alla natura, è poi quella di sposarsi sulla spiaggia, organizzando la cerimonia civile o religiosa in riva al mare. Questa soluzione, molto suggestiva e romantica, specie se possiamo contare su zone poco turistiche e quindi più intime, piace a molti fidanzati, pronti a scambiarsi il sì con onde e gabbiani che fanno da sfondo.

Attenzione però, il matrimonio sulla spiaggia, per quanto la location sia rustica e naturale, ha bisogno di essere organizzato nei dettagli esattamente come uno celebrato in chiesa o in comune. Anzi, se l'idea è proprio quella di sposarci a due passi dall'acqua marina, dobbiamo prendere subito informazioni sulle modalità per poterlo fare.

Matrimonio sulla spiaggia, la burocrazia e i suoi costi

Iniziamo col dire che in Italia, il matrimonio in spiaggia non è consentito ovunque e la regolamentazione non è universale, quindi ogni singolo comune ha la sua. Se stiamo pensando quindi di celebrare il nostro evento in riva al mare, è bene informarsi presso le istituzioni locali per capire se il servizio è disponibile e con quali limitazioni.

Consideriamo poi l'aspetto dei costi burocratici più stretti. Dobbiamo infatti tenere conto che la semplice presentazione della richiesta ha un prezzo, che varia a seconda della località scelta, a cui dobbiamo aggiungere il costo della celebrazione in sé, fatta dal funzionario preposto del comune. Se volessimo invece una cerimonia religiosa, questa spesa viene meno, ma se il rito è Cristiano-Cattolico, è necessario accertarsi che la Curia locale dia il permesso per celebrarlo fuori da un luogo consacrato.

Matrimonio sulla spiaggia, organizzazione e spese

Esaurita la parte burocratica, è necessario pensare all'organizzazione dell'evento. Oltre al fotografo ufficiale, a cui dovremmo dire per tempo che la cerimonia sarà all'aperto in spiaggia, per consentirgli di mettere da parte l'attrezzatura più idonea alla location, mettiamo in conto anche la spesa dei fiori, che potrebbe essere più salata della cerimonia in chiesa, in quanto salsedine, vento e sole battente sono grandi nemici della salute di fiori e piante.

Da noleggiare ci sono invece un archetto o un gazebo con un tavolino per la cerimonia, dove l'officiante potrà appoggiare quello che serve per lo svolgimento del rito civile o religioso, una passerella semirigida per l'ingresso della sposa, sedie con base a slitta per evitare che si spostino sulla sabbia quando gli ospiti si siedono.

Calcoliamo, oltre ai fiori, anche qualche allestimento extra, come lanterne, candele e drappeggi di tessuto per rendere la location più curata. Per una maggiore privacy, se il regolamento comunale lo concede, possiamo affittare anche dei paravento che schermino la cerimonia dagli occhi dei bagnanti curiosi. Se vogliamo la musica di sottofondo, mettiamo in lista il nolo di un buon impianto di amplificazione che mantenga il suono limpido nonostante il vento.

Matrimonio in spiaggia, il ricevimento

Chi si sposa in spiaggia, solitamente prevede un ricevimento nei dintorni, in quanto il mare è il tema portante dell'evento. Quando scegliamo la location per la cerimonia, vagliamo in contemporanea i ristoranti e le strutture vicine, per valutare se offrono un servizio adeguato per i matrimoni, come scelta del menù, possibilità di prenotare un'ala intera del locale, possibilità di variare allestimenti e mise en place a seconda delle richieste.

In estate i resort vicino al mare vengono spesso presi d'assalto proprio per eventi, perciò muoviamoci con almeno un anno di anticipo per capire la disponibilità ed eventualmente bloccare già la location. Il rischio se no è di trovarsi nella condizione di doversi accontentare di un ristorante che non ci soddisfa, lontano dal luogo della cerimonia o di dover salire di livello e spendere una fortuna per non rinunciare alla qualità. Agire mesi prima può farci risparmiare tempo e risorse.

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