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La tavola di Natale. Quando i piatti da lavare sono tanti

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Un pranzo di Natale per una famiglia numerosa ed affamata? Ecco i trucchi per pulire i piatti sporchi velocemente e senza fatica con l’aiuto di un alleato speciale...

Piatti da lavare? Cosa? No scusate, ho fretta, devo andare, mi chiamano, un’emergenza in ufficio!

Questo è più o meno il mio pensiero alla fine del mega pranzo di Natale. Mi sento sempre un po’ Fantozzi durante il famoso cenone (anticipato) di Capodanno: una sfigata.

Fino a qualche anno fa non mi ponevo nemmeno il problema: ero una giovane fanciulla, emigrata al nord, che trascorreva le feste al sud a casa dei genitori. Non solo non mi era possibile, ma mi era tassativamente vietato aiutare a sparecchiare e pulire dopo pranzi e cene: io ero lì per riposarmi dalle fatiche dello studio prima, e del lavoro dopo. E diciamola tutta, i genitori del sud sono particolarmente protettivi e apprensivi nei confronti dei figli lontani, pensano ad esempio che a Milano scarseggino acqua potabile, generi di prima necessità, viveri, coperte per cui compensano con l’accoglienza presso la casa di famiglia (la banda del paese potrebbe essere un’idea carina per attendere il figlio sul suolo natio!).

Ma da quando sono mamma anch’io la situazione si è ribaltata. Spesso sono io a invitare genitori e suoceri a casa per il pranzo o il cenone di Natale. Certo le nonne non riescono a stare mai e dico mai con le mani in mano, ma la responsabilità della casa pre e post evento ricade comunque sulla sottoscritta e su mio marito.

E se mangiassimo tutti con le mani secondo la tradizione eritrea? No scusate scherzo, ma tremo all’idea dell’imminente Natale. Sarò incinta esattamente di 30 settimane con l’agilità di un elefante con problemi di circolazione venosa. In casa ci saranno per giunta due bambini (i miei) uno dei quali in piena crisi dei 2 anni, i cd. terrible twos. 

Ho quindi deciso di moderare decisamente le portate per svariate ragioni tra cui quelle, importantissime, anti spreco. Purtroppo o per fortuna la nostra tradizione di famiglia prevede come piatto principale i tortellini in brodo (e non abbiamo nemmeno origini emiliane!) che non contemplano la possibilità di utilizzare stoviglie e piatti usa e getta (e l’ambiente ringrazia). Mio marito si sta già esercitando per i campionati mondiali di lavastoviglie e per effettuare un incastro senza precedenti. 12 piatti fondi, altrettanti piani, pentole, padelle, teglie, innumerevoli posate, piattini a tema per i bimbi, sarà un duro e sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo. Lui, non io, molto incinta non dimentichiamolo.

Lui con l’aiuto di Pril che in casa è il suo migliore amico sul secondo gradino del podio subito dopo la chitarra e molto prima di me.

Noi utilizziamo le pastiglie PRIL GOLD con milioni di particelle pulenti, effetto brillantante e che agiscono sulle incrostazioni più resistenti come quelle di bruciato (nooo cosa avete capito, non è mica colpa mia!).

Sul dolce, invece, non transigo, un bel pandoro o panettone da agguantare con entrambe le mani!

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