INGREDIENTI E CURIOSITÀ

Il finocchio

LEGGI IN 2'
Sono davvero molte le proprietà benefiche del finocchio che si rivela un alleato per la cucina, per uno stile di vita sano e anche per la bellezza!

Indice dell'articolo

Il finocchio

Il finocchio (Foeniculum vugaris) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere e fa risalire la sua storia all’età dei Greci, senza dimenticare che furono, poi, i Romani a introdurla in tutta Europa. Una distinzione che tutti possono fare tranquillamente è quella tra finocchio maschio, più panciuto, dalla forma rotonda e perfetto per essere mangiato crudo e quello femmina che ha una forma più allungata e affusolata, adatto alle ricette con cottura.

Per non creare confusione è necessario fare un’ulteriore distinzione all’interno della stessa famiglia di Ombrellifere. Esistono, infatti, vari tipi di finocchio e quello utilizzato maggiormente e più conosciuto è quello comune, mentre quello selvatico nasce spontaneamente e viene utilizzato come erba aromatica; di quest'ultima si utilizzano sia i semi che le foglie.

Le varietà principali sono due, ovvero il finocchio nostrale, tipico dell’Italia Centro Settentrionale e il finocchio Grosso d’Italia, più coltivato nel Meridione. Della prima varietà fanno parte il Dolce di Firenze, di Chioggia e di Bologna mentre della seconda abbiamo quello di Sicilia, Napoli, Messina, Reggio di Calabria e Palermo. Sono, infatti, tre le regioni con la maggiore coltivazione di finocchi: Emilia Romagna, Campania e Puglia.

Questo ortaggio viene molto usato in cucina da chi cerca cibi leggeri con un basso contenuto calorico perché è molto ricco di acqua, potassio, vitamina C, acido folico, magnesio, calcio e fosforo. Ma per conservarlo nel modo corretto, è bene ricordare che quando viene messo in frigorifero, dovrebbe essere avvolto in un sacchetto di plastica bucherellato per fare in modo che si conservi più a lungo. Inoltre, è anche possibile congelarlo: elimina gli steli verdi, le costole più dure, taglialo a spicchi e sbollentalo per almeno cinque minuti. Prima di procedere al congelamento, però, lascialo raffreddare.

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.