IDEE IN CUCINA

Happy hour con il carrello

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Ora l'Happy Hour è anche al supermercato, sconti affatto indifferenti alle ore 18.

Se la parola "happy hour" vi fa venire in mente l'aperitivo con le amiche e qualche stuzzichino sfizioso, be', è ora di aggiornare il vocabolario. Anche se il cibo in fondo è sempre coinvolto. Perché adesso l'idea dei supermercati è quella di lanciare un particolare "happy hour": una determinata ora della giornata (solitamente poco prima della chiusura) in cui effettuare sostanziosi sconti su alcuni prodotti in vendita.

L'idea è nata a Ferrara, dove un ipercoop ha lanciato una sorta di "low cost" della spesa. E altri esercizi commerciali della città stanno seguendo l'esempio. Alle 18 scatta l'ora x: un annuncio della direzione del supermercato fa sapere quali cibi sono in offerta e con quale sconto. Si può andare dal 50% del pane al 30% del pesce. Dunque, chi si trova in quel momento nell'esercizio commerciale può approfittare della "merce in saldo" e dirigere risolutamente il carrello verso i reparti scontati. Che a volte offrono anche due al prezzo di uno.

Un sistema come un altro per fronteggiare la crisi? Certo; l'idea infatti è stata assai apprezzata dai consumatori della città. Ma l'iniziativa viene incontro anche alle esigenze del supermercato stesso. Se infatti sono stati preparati troppi cibi pronti per la giornata, con lo sconto delle ore 18 non si corre più il rischio di vedere lasagne al forno e insalata di pesce ammosciarsi tristemente sugli scaffali per finire poi gettati via.

Un acquirente ingolosito dai prezzi assai bassi si trova sempre e si evita così lo spreco della merce. L'Università di Bologna ha calcolato infatti che ogni anno un supermercato medio scarta 170.000 chili di prodotti, perché hanno una data ormai prossima alla scadenza. Il valore economico di questa massa di cibo è di oltre 590.000 euro.

Se si considera invece l'intera rete commerciale italiana, la cifra sale a 881.000 euro per un totale di prodotti scartati che potrebbero nutrire con tre pasti quotidiani oltre 600.000 persone. Sono numeri che fanno riflettere. E dunque hanno riflettuto bene quei supermercati che hanno deciso di venire incontro alle esigenze dei consumatori e ridurre le proprie perdite al tempo stesso. E l'happy hour all'ipercoop rischia davvero di diventare una moda destinata a durare...

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