IDEE IN CUCINA

Attente alla durata dei cibi in frigorifero!

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La dispensa e il frigorifero possono trasformare gli alimenti da sani e nutrienti a tossici solo per una cattiva conservazione. Quanto durano i cibi in frigorifero? Entro quanti giorni vanno consumati i prodotti freschi? Scopri le regole e i consigli per gestire correttamente le scorte in frigo.

Qual è la durata dei cibi in frigorifero? Entro quanti giorni vanno consumati? Non tutti sanno che la data di scadenza impressa sulla confezione si riferisce al prodotto integro, conservato correttamente alla temperatura consigliata. Molti cibi infatti si deteriorano velocemente e dopo 2 - 3 giorni possono comparire muffe o tossine non visibili agli occhi del consumatore.

Per conservare al meglio i cibi non freschi come biscotti, pane e grissini, dolci in genere, è necessario verificare che la dispensa non sia posta vicino al forno o al motore del frigorifero poiché gli sbalzi di temperatura e l'umidità possono deteriorare anche gli alimenti secchi.

Succhi di frutta e spremute - questo genere di bevanda è spesso presente nei frigoriferi delle famiglie italiane, ma non tutti sanno che una volta aperta la confezione il succo deve essere consumato entro 2 -3 giorni, meglio quindi comperare confezioni piccole in modo da consumarle in tempi brevi.

Sughi e salse a base di pomodoro - questo ortaggio è facilmente deperibile ed è uno dei più subdoli in quanto il gusto, già acidulo, del pomodoro può rimanere quasi inalterato anche se si è già deteriorato. Un barattolo di passata, di pelati o di sugo, non dovrebbe rimanere aperto in frigorifero per  più di 5 giorni in quanto la muffa può essersi già formata anche se non è visibile.

Maionese, ketchup, senape - essendo condimenti a base di grassi sono più resistenti alle muffe ed ai batteri, ma devono essere consumati entro due mesi dall'apertura del vasetto. E' buona norma verificare sapore e scadenza soprattutto se il frigorifero è sempre pieno e il vasetto rimane nel fondo del frigorifero per molto tempo.

Formaggi - se sono freschi bisogna affidarsi alla data di scadenza impressa sulla confezione. Per le mozzarelle di bufala il giorno della scadenza spesso coincide con l'inizio del deterioramento del formaggio.

Per i formaggi a pasta dura si può cercare di perfezionare la conservazione avvolgendoli con una pellicola trasparente, quella usata abitualmente in gastronomia. Se compare della muffa è meglio eliminarla con un coltello rimuovendo la parte in profondità, almeno 2 centimetri e pulendo ogni volta la lama del coltello.

Uova - questo alimento è molto delicato e bisogna seguire attentamente la data di scadenza, le uova non vanno tolte dal contenitore che va tenuto nei ripiani più bassi del frigorifero.

Riso e pasta - basta un rimasuglio di farina sul fondo della credenza per dare vita a piccole farfalline che potrebbero invadere tutte le altre confezioni aperte di pasta e farina: fai quindi molte attenzione ai pacchi semiaperti. Il pacco del riso deve rimanere sempre chiuso una volta tolto dal sottovuoto; in estate è meglio tenerlo in un posto fresco ed utilizzarlo in fretta poiché potrebbero formarsi con il caldo dei piccoli vermetti all'interno della busta.

Omogeneizzati - i cibi della prima infanzia vanno utilizzati con molta precauzione. I vasetti aperti vanno consumati entro 3 giorni. Quando il bambino mangia direttamente dal vasetto, il cucchiaino e la saliva possono contaminare l'alimento moltiplicando la presenza di batteri al suo interno: meglio quindi prelevare la quantità necessaria con un cucchiaio pulito e riporre il resto in frigo.

Carne e pesce -  la carne a fette va consumata entro due - tre  giorni dall'acquisto, se macinata addirittura entro le 24 ore. La carne di pollo è la più delicata, segue la carne di maiale e per ultima quella di manzo. Il pesce va cucinato entro due giorni dall'acquisto e non va lavato fino al suo utilizzo.

Alcuni prodotti come pasta fresca, formaggi, salumi, carne, pane o insalate sono confezionati in "atmosfera modificata", ma cosa vuol dire? All'interno della confezione viene immessa dell'aria costituita da una miscela di gas - azoto (gas inerti), anidride  carbonica e in alcuni casi ossigeno. Questo trattamento di conservazione permette all'alimento di non alterare le sue sostanze organolettiche e ne prolunga quindi la durata, rallentando la moltiplicazione di alcuni microrganismi, e l'aspetto. Una volta aperta la confezione l'alimento comincia a deteriorarsi come un qualsiasi cibo fresco e va quindi posto in frigo e utilizzato al più presto possibile.

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