FRASI E AUGURI

Frasi di Carnevale: proverbi e citazioni divertenti

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Qualche spunto divertente per scrivere messaggi e biglietti in occasione del Carnevale.

Il Carnevale è la festa dell’allegria, dei travestimenti e degli scherzi. Se desideri rallegrare un amico o invitare una persona a divertirvi insieme, puoi inviare un biglietto o invito con una frase divertente. L’ideale è personalizzare i messaggi, ma se non sai che cosa scrivere, alcuni aforismi, proverbi e rime giocose da cui prendere spunto a tema Carnevale, scherzi e risata.

Frasi e rime da dedicare a Carnevale

  • Chi non ride mai non è una persona seria. (Charlie Chaplin)
  • Carnevale, giorno sempre triste per me che amo la quiete ed il silenzio (Edmondo De Amicis)
  • Quanno se scherza, bisogna esse’ seri! (Marchese del Grillo)
  • La risata è il sole che scaccia l’inverno dal volto umano. (Victor Hugo)
  • Ridere non è affatto un brutto modo per iniziare un’amicizia. (Oscar Wilde)
  • Una risata è un sorriso che esplode (Mary H. Waldrip)
  • Ogni persona merita di tornare bambino una volta all’anno e volare tra coriandoli di cielo e manciate di sogni, a inseguire un cielo mai visto. (Fabrizio Caramagna)
  • E sarebbe il carnevale più divertente veder la faccia vera di tanta gente. (Gianni Rodari)
  • Volete fare uno scherzo a qualcuno? Mandategli un telegramma con su scritto: “Ignora il primo telegramma”. (Henny Youngman)
  • Le parole come coriandoli di carta colorata: ameni, festosi, impertinenti. Poi, il vento… (Jim Morrison)
  • Il vento rilegge il mio giornale, e domani uscire di nuovo, farmi una faccia allegra per il prossimo Carnevale. (Claudio Baglioni)
  • Nascondi chi sono, e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (William Shakespeare)

Brighella – Filastrocca popolare

Son Brighella, attaccabrighe.

Ho la casacca con le righe,

righe verdi ed alamari

sempre le tasche senza denari.

Mangio molto, non spendo mai:

niente soldi e niente guai!

Colombina – Filastrocca popolare

Vestito bianco ho di bucato,

verde il grembiule come un prato.

Dalla cuffietta di tutti i colori

i riccioli scappano fuori.

Gianduia – Filastrocca popolare

Giacca marrone, panciotto giallo

porto i colori del pappagallo;

calzoni verdi, calzette rosse,

col vino mi curo tonsille e tosse.

Naso paonazzo, cappello tricorno

son Gianduia perdigiorno.

Meneghino – Filastrocca popolare

Se non vi basta il cappellino

c’è la parrucca col codino.

Sono una maschera innamorata

della città che m’ha creata.

Porto nel cuore la Madunina

e canto sempre ogni mattina,

col panettone in una man,

ch’ el me’ Milan, l’è un gran Milan.

Contro i ribaldi e gli oppressori

in ogni tempo feci fuori.

Pulcinella – Filastrocca popolare

Sono una maschera sempre affamata,

biancovestita e mascherata.

Mia patria è Napoli, dove perfetti

nascono i piatti degli spaghetti.

Son della terra delle canzoni;

son del paese dei maccheroni.

Son specialista in bastonate:

quante ne ho prese, tante ne ho date.

Arlecchino – Corinne Albaut

Ecco a voi un burattino

che ama assai fare prodezze.

Ha un vestito tutto pezze,

verdi, blu, rosso rubino.

Si esibisce in un teatrino,

dice un sacco di sciocchezze.

Dopo molte capriole

ogni muscolo gli duole

ma se vede un bel bambino

svelto, svelto fa un inchino.

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