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Viaggio nei sapori di Carnevale

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Da nord a sud, passando per il centro, tutte le regioni italiane festeggiano il Carnevale.

Da nord a sud, passando per il centro, tutte le regioni italiane festeggiano il Carnevale, si deliziano con i suoi sapori e godono dell’allegria che solo questa festività sa regalare. Sono molte le città italiane che vantano una storica tradizione carnevalesca tale da richiamare turisti e visitatori provenienti da ogni parte del paese e del mondo. Venezia, Ivrea, ma anche Viareggio e Putignano.

I mastri fritolieri veneziani

La città lagunare ospita il Carnevale più famoso dell’intero Paese, occasione in cui i campi, le calli e i campielli si riempiono di maschere e turisti provenienti da ogni parte del mondo. L’inizio del Carnevale veneziano è segnato dal tradizionale volo della Colombina dal Campanile di San Marco.

I dolci di Carnevale nella tradizione veneziana sono tendenzialmente fritti e molto saporiti. Tra questi, le frittelle, o frìtole veneziane, sono le più celebri e i “mastri fritoleri” vantano la presenza di una corporazione risalente addirittura al diciassettesimo secolo. La pastella viene fatta con farina, zucchero, uvetta e pinoli. La ricetta tradizionale viene oggi rivisitata con l’aggiunta di crema pasticciera al cioccolato o allo zabaione.

Fasei gras a Ivrea

Ivrea, in Piemonte, è celebre per la “Battaglia delle arance”, una vera e propria battaglia a colpi di frutta messa in atto tra concittadini. Si tratta solo della più spettacolare e popolare delle manifestazioni tradizionali tipiche del Carnevale di Ivrea, che è una vera e propria rievocazione di tradizioni rionali e citazioni storiche.

La manifestazione di rilevanza internazionale è l’occasione perfetta per gustare la specialità del luogo, come i “fasei gras”, un piatto sostanzioso tradizionalmente consumato prima dell’ingresso in Quaresima. L’ingrediente fondamentale del piatto è il fagiolo di Saluggia cotto in pentola di rame con salamini, cotiche, spezie e aromi.

La cicerchiata di Viareggio

Il Carnevale toscano per eccellenza è quello di Viareggio, dove i carri allegorici sfilano senza sosta nelle domeniche dei mesi di celebrazione della festa. Famose le caricature in cartapesta di personaggi famosi rappresentati con satira e ironia. La passerella è costituita da una passeggiata lunga oltre tre chilometri che si estende snodandosi tra gli edifici di stile liberty affacciati sul Mar Tirreno.

Viareggio è inoltre il luogo d’origine della cicerchiata, dolce tipico della tradizione carnevalesca che a sud è invece conosciuto come struffoli ed è consumato prevalentemente in periodo natalizio. La cicerchiata è un tripudio di bocconcini fritti a base di farina e uova, legati insieme da gustoso miele d’acacia e spolverato con codette o decorazioni di zucchero colorate.

La tradizione dei crostoli 

I dolci della tradizione carnevalesca più conosciuti sono sicuramente i crostoli, che acquisiscono nomi diversi a seconda della regione in cui vengono consumati: sono infatti anche noti come chiacchiere, lattughe o frappe.

Li potrai trovare tanto a Putignano, piccolo centro pugliese celebre per il ricorrente funerale di re Carnevale, quanto ad Oristano, dove il Carnevale è dedicato alla Sartiglia, una giostra equestre che ricorda le antiche tradizioni pagane legate alla fertilità della terra. 

I crostoli sono tradizionali dolci di forma rettangolare, fatti con una pasta spessa e generalmente meno friabile dei galani veneti, che si differenziano da essi proprio per differente elasticità della pasta. La ricetta originale prevede la classica spolverata di zucchero semolato. Le varianti, invece, sono le golosissime versioni ripiene con, a scelta, zucchero a velo o cioccolato fuso.

 

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