ALL'ESTERO

Capodanno: una settimana bianca a Splugen il paradiso bianco degli sciatori

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E' un piccolo paradiso tra i monti. Un villaggio, ricoperto di bianca neve, quasi dimenticato dal resto del mondo, quel mondo troppo affaccendato a rincorrere una stanza libera a Cortina o a Madonna di Campiglio, per dirne due. Eppure le piste non mancano, così come le terme, l'arte, la storia, la cucina e naturalmente le montagne. Stiamo parlando delle montagne svizzere.

Dietro le spalle di questo piccolo paesino non manca la storia, era infatti il luogo di transito obbligato per chi entrava in Italia dal cantone dei Grigioni, che più tardi ebbe modo di vivere anche una stagione di commercio a cui seguì, con l’apertura del tunnel San Bernardino alla fine degli anni Sessanta, la stagione turistica per la quale ogni anno, soprattutto tra Natale e Capodanno, vi arrivano per la Settimana Bianca centinaia di turisti amanti dello sci e della tranquillità, fuori dalla pazza folla dei luoghi più mondani e affollati. Se cercate in rete potrete trovare alcune offerte per alberghi o appartamenti. Non saranno molte, ma quelle poche saranno una garanzia di pace una volta che sarete a Splugen. 

Basta guardare la piazzetta nel centro del paese: non vi troverete una macchina, nessun riferimento alla frenesia, solo una distensiva e irreale atmosfera d’epoca. Se siete fortunati potrete trovare anche qualche giornale italiano e magari leggerlo all’interno di uno di quei locali riscaldati con le stufe a legna, sorseggiando una cioccolata con panna. Altrimenti potrete girare per i vicoli del centro storico, entrare e uscire dalle botteghe locali o infilarvi in una galleria d’arte.

La gentilezza qui è di casa, i ritmi lenti aiutano le persone a essere pazienti, concilianti e serene. Voi cercate di fare altrettanto.

Passare un capodanno o una settimana bianca da queste parti è qualcosa a cui hanno pensato anche personaggi illustri del passato: dalla Regina Vittoria d’Inghilterra allo scrittore Johann Wolfgang Goethe, dallo scienziato Albert Einstein al poeta Giosuè Carducci, dal pittore William Turner al filosofo Friedrich Nietzsche.

Perché dunque non provarlo anche voi? Stavolta il paradiso non può attendere.

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