DONNE E LAVORO

Ritrova te stessa e cambia ritmo alla tua vita con la guida di una personal coach

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Hai un’idea che credi potrebbe cambiare la tua vita ma non sai bene come realizzarla? Forse hai bisogno di una coach, una donna come te che ti aiuti a valorizzare i tuoi talenti e a rafforzare i punti deboli.

Parola d’ordine “total freedom”, libertà totale. Attorno a questo semplice motto si sviluppa l’attività di Vale Giuffrè, specializzata in coaching al femminile.

  • Chi è il personal coach?

È quella figura professionale che ti aiuta a scoprire i tuoi talenti e ti insegna come utilizzarli. Nel suo caso, un’esperta in marketing e comunicazione con una specializzazione in PNL, programmazione neurolinguistica. Come dice lei “per prima cosa, il coach ti fa un sacco di domande per fare chiarezza”. 

Vale Giuffrè dedica il suo tempo a quelle donne che sentono l’esigenza di liberare la propria creatività e ritagliarsi uno spazio tutto per sé. Hai un’idea che credi potrebbe cambiare la tua vita ma non sai bene come realizzarla? Forse hai bisogno di una coach, una donna come te che ti aiuti a valorizzare le tue capacità e a rafforzare i punti deboli. Nel frattempo, puoi seguire i suoi primi consigli su come ripensare la tua libertà.

  • Perché seguire una coach?

Ti rivolgi a una coach perché vivi un senso di inadeguatezza e realizzi che ti manca qualcosa. Può spingerti la staticità della tua situazione lavorativa o anche affettiva e famigliare. In generale, perché senti il bisogno di prendere in mano la tua vita. A quel punto, sei disposta a fare un percorso interiore - che è liberatorio ma, a volte, anche doloroso – per fare chiarezza su chi sei e dove vuoi andare.  

  • Perché hai cominciato a dedicarti al coaching al femminile?

All’inizio è stato casuale. Lavoravo nel mondo della moda e facevo già coaching senza saperlo, capendo cosa volevano fare le persone o perché non facevano quello che volevano veramente. In seguito, il mio approccio attirava più le donne e lavorare con loro piaceva di più anche a me. Cosa c’è di meglio che essere indipendenti economicamente, sostenere il proprio stile di vita in maniera dignitosa facendo quello che piace?

Se hai voglia di seguire un coach, in questo momento i migliori sono americani ma è un mondo ancora molto maschile. Il loro taglio non sempre ci piace o è adatto a noi. 

  • Le donne collaborano tra loro? Esiste la sorellanza?

Io agevolo la collaborazione tra donne creando dei gruppi virtuali sui social, perché una parte dei corsi si svolge dal vivo e una parte si svolge on line. I gruppi sono sempre legati da grande supporto e collaborazione. A volte nascono sinergie inaspettate. Del resto, le donne che mi seguono sono tutte accomunate dal desiderio di fare le cose con autenticità.

  • Quali sono i pro e i contro di un ambiente femminile?

C'è sempre il tema dell'invidia, che può scaturire tra competitor molto strette, ma uno dei punti focali del coaching è l’unicità: ciascuna è unica quindi c'è spazio per tutte. In realtà, però, il problema femminile più frequente è la necessità di conferme e la scarsa percezione del proprio valore: le donne tendono a mettere se stesse per ultime nella fila. Una grande forza delle donne, invece, è essere multitasking e multi-appassionate: bisogna assecondare le tante sfumature per scegliere quella vincente, dando delle priorità.

  • Quali sono i problemi che le donne cercano di risolvere più frequentemente?

Molto ruota attorno alla gestione del tempo. Le donne hanno bisogno di ritagliarsi i propri spazi e liberare la creatività.  Devono sforzarsi per “permettersi” di fare o di pensare qualcosa per sé stesse. I bioritmi femminili sono diversi. Per performare al meglio, noi donne non dovremmo lavorare obbligatoriamente dalle 9 alle 5 ma poter avere varianti e variabili. Il problema è che il mondo del lavoro è ancora a misura maschile, quindi una donna che, per esempio, sceglie il part-time o orari flessibili viene penalizzata. A volte viene demansionata o la retribuzione diminuisce. Questi problemi sono la spinta a cambiare il proprio stato e rendersi indipendenti.

  • Quali sono i cinque consigli che daresti per fare un passo verso la “total freedom”?

Primo: conosci te stessa e prenditi del tempo per farlo. Carta e penna alla mano, scrivi in colonne i tuoi pregi e i tuoi difetti, i sogni nel cassetto e quello che ti piace fare. Ammetti di essere brava a fare una cosa. Spesso le donne non si concedono questo tempo e questa consapevolezza perché che sempre “altro da fare”. Secondo: fai una timeline del tuo futuro. Cerca di immaginare la tua vita entro i prossimi 3 anni, non di più. Di solito questo esercizio manda in crisi tutte!

Terzo: metti giù il tuo progetto di business da portare dal coach e cerca di capire se è fattibile. Fai dei piccoli test prima di entrare in azione.

Quarto: possiedi tutte le competenze e le risorse economiche necessarie? Devi capire se hai voglia di dedicare del tempo al tuo progetto. Questo può comprendere ricominciare a studiare o cercare fondi.

Quinto: rivolgiti a un coach che ti aiuti a sciogliere i nodi che ancora ti mettono in difficoltà!

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