GIARDINAGGIO

Come prendersi cura delle piante grasse

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La loro capacità di adattarsi a condizioni climatiche estreme ci fa credere che non abbiano bisogno di nessuna cura, ma anche le più forti hanno bisogno di attenzioni particolari.

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Cura delle piante grasse

Possono essere con spine o senza, avere forme robuste o bizzarre, offrire rigogliose fioriture o essere totalmente prive di boccioli, le piante grasse affascinano così tante appassionate proprio per la loro varietà e fantasia.

La loro capacità di adattarsi a condizioni climatiche estreme ci fa credere che non abbiano bisogno di nessuna cura, ma anche le piante che ‘non bevono mai’ in realtà hanno bisogno di attenzioni particolari. Le piante grasse come tutte le piante richiedono ben precise dosi di umidità, la giusta temperatura ed esposizione. Vediamo allora alcuni trucchi per averle sempre belle e sane.

Luce e temperatura

Importante innanzitutto riconoscere quale è la provenienza della succulenta che portiamo in casa, alcune arrivano dai deserti africani, altre dalle foreste del Sudamerica, altre ancora dagli altipiani asiatici. Le piante di origine africana solitamente fioriscono nei mesi invernali, mentre quelle di origini americana solitamente si sviluppano maggiormente nella bella stagione.

A seconda del tipo avranno bisogno di differenti quantità di luce ed umidità, meglio quindi informarsi bene sul tipo di provenienza per individuare il posto migliore dove posizionarla. Solitamente la luce deve essere buona ma non eccessiva, come anche la temperatura che non deve essere troppo alta nei mesi estivi ne troppo bassa in inverno, le gelate infatti sono molto pericolose. Meglio mantenerle quindi a una temperatura costante di circa 5-10 gradi anche nei mesi invernali.

Tutto il bello delle cactacee

Sono le piante grasse che accumulano acqua nel fusto, i classici cactus del deserto in grado di resistere a lunghi periodi di siccità. L’elemento che accomuna questo tipo di piante è l’areola, un cuscinetto feltroso da cui emergono spine, setole o peluria.

A causa del loro sviluppo molto lento le cactacee solitamente non necessitano di rinvasatura annuale, serve solo nel caso in cui le radici occupino interamente il contenitore e sia quindi necessario trovarne uno in grado di contenere la futura crescita.

Cura delle piante grasse: la questione dell'annaffiatura

Attenzione particolare deve essere posta all’annaffiatura di queste piante, senza dubbio sono abituate a sopportare condizioni estreme, ma nella coltivazione casalinga è sempre bene moderare la quantità di acqua. Per mantenerle umide nel periodo autunnale poni il vaso in un contenitore grande pieno d’acqua e lascialo immerso finché la superficie risulterà umida.

Ogni due settimane durante il periodo della fioritura somministra un fertilizzante liquido facendo attenzione a non bagnare la pianta. Mantieni umido il suolo nel periodo invernale con 1-2 innaffiature al mese, per poi progressivamente arrivare al massimo di 4-5 nei mesi più caldi.

Consigli per mantenerle sane e belle

Pulisci regolarmente le piante con un batuffolo di cotone umido, questo per impedire alle piante di coprirsi di polvere che renderebbe difficile la traspirazione. Per il benessere della pianta è importante anche la composizione del terreno, che deve essere permeabile e porosa in modo da evitare ristagni dannosi per la salute della pianta.

In genere le piante grasse preferiscono un terreno acido, caratterizzato da miscele composte da materiale drenante come sabbia o lapillo. Le piante grasse vanno concimate con fertilizzante apposito verso l’inizio della primavera.

La propagazione 

Per propagare le piante grasse partendo da un seme, riempi con un composto da semina un vaso di plastica o terracotta, spargi i semi senza coprirli e immergi il vaso in acqua finché il composto risulterà umido. Copri con una lastra di vetro.

Nell’arco di un mese i germogli inizieranno a sviluppare delle piccole spine, a questo punto potremo rimuovere la copertura e predisporre i germogli per il trapianto.

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