PIANTE DA INTERNO

Piante carnivore: coltivazione e cura

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Piante carnivore: breve guida alla coltivazione e alla cura; scopri i consigli e gli attrezzi indispensabili.

Si sa, hanno la pessima fama di essere “piante divoratrici”, in realtà le piante carnivore forse sarebbe più appropriato definirle “insettivore”: sono gli insetti le principali prede di cui si cibano. C’è un perché. Dalle sostanze organiche di origine animale cercano di prendere l’azoto necessario. Mai concimare queste piante. Queste prendono tutte le sostanze necessarie dagli insetti che catturano. Se si possiede un piccolo terreno abbastanza drenato, con piccoli accorgimenti, anche tu potresti coltivare una pianta carnivora.

Ecco come, basta seguire pochi passi.

Bisogna procurarsi la pianta in una serra affidabile. Posizionala in un luogo soleggiato in modo che possa ricevere almeno 6 ore di luce diretta. La temperatura ideale è compresa tra i 15,5° e i 29,6°C. Ricorda: se la tua casa non è abbastanza illuminata, per non far morire la pianta ricorri all’illuminazione artificiale. Lampadine fluorescenti di colore bianco, messe a 30 cm dalla pianta, aiuteranno.
La luce è fondamentale per ottenere una colorazione intensa della pianta.

C’è chi le coltiva in serra chi in un contenitore di vetro. Una versione fai da te poco costosa è possibile tagliando la parte superiore di una bottiglia di soda e capovolgendola sopra la pianta posizionata su un sottovaso.
Le piante carnivore più resistenti puoi sistemarle anche sul davanzale di casa solo se c’è umidità e sole a sufficienza. In genere l’ambiente del bagno è umido, ma le sue finestre non forniscono la giusta quantità di luce richiesta.
No all’aria condizionata, rende l’aria troppo secca.

Devi mantenere il terreno umido tra maggio e ottobre e non lasciare asciugare completamente la pianta. L’acqua che le fornisci devi aerarla, in che modo? Riempi con dell’acqua un contenitore fino a metà, sigillalo e scuotilo con forza.

Oltre ad innaffiarla, a mantenere l’umidità, è necessario nutrirla (dandole qualche piccolo insetto senza esagerare altrimenti potrebbe appassire e morire) e tagliare le foglie morte con delle forbici quando comincia il periodo di letargo invernale.
Durante questi 3/5 mesi dovresti mantenerle al fresco, anche semplicemente spostando il vaso in uno scantinato. Importante è che il terreno non si asciughi, quindi metti dell’acqua nel sottovaso di drenaggio. Se le tieni all’aperto proteggile con delle foglie e coprile con della plastica o un contenitore.

Se decidi di coltivare queste piante, a dir poco affascinanti, è meglio farsi consigliare da un esperto riguardo al genere da prendere.

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