ADOLESCENZA

Rapporto papà-figlio

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La figura paterna ormai gia' da qualche anno ha acquisito un ruolo molto importante nella crescita e nell'educazione del bambino.

I papa' non sono piu' visti come la personificazione dell'autorita' e non sono piu' del tutto estranei alle cure quotidiane del proprio bimbo. Adesso hanno un loro ruolo ben preciso che inizia già dalla gravidanza e continua con l'assistenza al parto e con il coinvolgimento attivo durante la crescita del bambino.

La figura materna e quella paterna oggi, si ritrovano ad aiutarsi reciprocamente nelle cure e nelle attenzioni da rivolgere al piccolo, creando un equilibrio che si riflette positivamente non solo sui singoli protagonisti, ma anche sulla serenita' e l'armonia del nucleo familiare.

Generalmente se i papa' hanno partecipato al corso di preparazione al parto, se hanno assistito alla nascita del bebe' o se sono stati vicini alla futura mamma durante la gravidanza, sono sicuramente avvantaggiati nel prendere coscienza con maggiore rapidita' del nuovo ruolo che li aspetta. Ma questa vicinanza non e' fondamentale solo per il papa', ma anche per il piccolo che sta arrivando.

Quando comincia
Stabilire da subito una comunicazione di tipo fisico con il piccolo (prendersi cura di lui, parlargli, coccolarlo, permettendogli di abituarsi alla voce e alle coccole di papa') e' sicuramente un modo per creare sin dai primi giorni di nascita del bambino un rapporto papa'-figlio. Ecco perche' un'ottima occasione per il papa' di rendersi veramente attivo in questa nuova avventura e' partecipare con la propria compagna al corso di preparazione al parto che ha inizio con il settimo mese di gestazione.

Partecipare significa imparare ad assistere la donna non solo durante il parto ma anche in gravidanza imparando tecniche di massaggio e di respirazione utili oltre ad alleviare il dolore anche per infondere coraggio.

Sicuramente nelle fasi iniziali del rapporto papa'-figlio un ruolo importantissimo ce l'ha la mamma che deve imparare, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, a condividere il proprio bambino con il papa' e deve aiutarlo, sia in senso "pratico" che psicologico, ad instaurare una comunicazione sempre maggiore con il bebe'.

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