DONNE E LAVORO

Ritornare a lavorare dopo la maternità: cosa fare e cosa non fare

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Rientrare al lavoro dopo la gravidanza, come gestire la situazione professionale

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La gravidanza e la nascita di un bambino sono uno degli eventi più belli per ogni donna. Arriva un momento in cui, però, la voglia o la necessità, non solo economica, di tornare al lavoro diventa pressante. Secondo recenti dati Istat, il 72,5 per cento delle donne italiane mantiene il lavoro che aveva prima del lieto evento. Come ritornare a lavorare dopo la maternità? Non è facile, anche perché bisogna riacquisire ritmi ormai dimenticati. Ci sono, però, dei consigli che puoi sempre seguire.

Le mamme che tornano al proprio posto di lavoro si trovano in un ambiente che potrebbe non essere più famigliare, perché gli equilibri potrebbero essere cambiati. Da un lato il pensiero del bambino lasciato a casa con i nonni, il papà, la baby sitter o affidato al nido. Dall'altro lato il lavoro che non assorbe più tutto il nostro tempo e la nostra mente, visto che c'è un bambino bisognoso di tutte le nostre attenzioni.

Cosa fare quando si ritorna al lavoro dopo la maternità

Dopo mesi trascorsi a casa, prima in attesa del piccolo e poi alle prese con la sua cura, ecco cosa fare quando finalmente si ritorna al lavoro. Anzi, ecco cosa fare qualche giorno prima, così da arrivare pronte e preparate:

  1. Chiama il direttore del personale o il tuo diretto responsabile per anticipare quali saranno le tue esigenze, visto che magari il neonato è ancora piccolo: ricordati che puoi chiedere orari flessibili e hai diritto a permessi quando il bambino sta male.
  2. Informati su quello che è successo quando non c'eri e cerca di riallinearti sui progetti in corso sui quali dovrai lavorare.
  3. Non avere paura delle domande che riceverai sulla maternità: rispondere è sempre cortesia, a patto che si rimanga nel cordiale rapporto tra colleghi.
  4. Arrivata in ufficio, cerca di riallestire la tua postazione di lavoro, per fare in modo che tutto sia dove deve essere per lavorare meglio.
  5. Per prima cosa lavora sui compiti che sono più importanti e che hanno una mole di lavoro maggiore.
  6. Chiedi sempre aiuto: è normale trovarsi in difficoltà i primi giorni.
  7. Prendi le pause di cui hai bisogno per rinfrescare la memoria e magari chiamare casa per vedere se il piccolo sta bene, così da tornare alla scrivania più serena, visto che le cose andranno sicuramente a gonfie vele.

Cosa non fare quando si ritorna al lavoro dopo la maternità

Se ci sono cose da fare quando si ritorna al lavoro dopo il congedo di maternità, ci sono anche altre cose che non dovresti mai fare:

  1. Non parlare sempre di tuo figlio. Un po' è naturale, ma alla lunga potrebbe essere too much.
  2. Non concordare prima con il datore di lavoro tutte le modalità del tuo rientro potrebbe essere controproducente per te.
  3. Non considerare chi ti ha sostituito come una minaccia: lei sarà una risorsa preziosa per rimetterti in pari.
  4. Non iniziare a rimandare, perché il lavoro potrebbe accumularsi e potresti non avere più la mente lucida per affrontare ogni compito.
  5. Non prendersi le proprie responsabilità, cercando di ripararsi sempre dietro alla "scusa" dell'assenza, potrebbe essere visto come un comportamento non corretto. Per questo dobbiamo farci aiutare dai nostri colleghi.
  6. Pensare di non essere più in grado di lavorare è un errore: con calma e pazienza potrai tornare a operare come prima. Anzi, meglio di prima, perché tutte le mamme hanno una marcia in più: loro sanno, come nessun altro, organizzarsi e risolvere problemi e imprevisti con naturalezza. Lo fanno già a casa con i pupi!

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