ADOLESCENZA

Rapporto genitori e figli: come comportarsi

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Il rapporto tra genitori e figli è uno dei più difficili da gestire e questo crea non pochi problemi: ecco qualche consiglio utile. 


Come funziona il rapporto tra genitori e figli in età scolare? Esistono delle regole che permettano di convivere serenamente? C’è un metodo unico cui potersi attenere per affrontare e risolvere situazioni difficili? Sono queste le domande più frequenti che sono poste agli esperti dai genitori di bambini piccoli e adolescenti spesso difficili da gestire.


Naturalmente, come in tutte le situazioni in cui si parla di psicologia e relazioni umane, non esiste una ricetta magica e unica per porre fine alle comuni problematiche tra genitori e figli. Esistono, tuttavia, delle indicazioni sempre valide che possono fornire ai genitori un aiuto per orientarsi nella vita quotidiana.


Secondo gli esperti, è opportuno valutare di volta in volta le singole situazioni di conflitto che quotidianamente si vengono a creare tra i genitori e i figli nel periodo dell’infanzia e poi dell’adolescenza. Il consiglio degli psicoterapeuti è trovare un equilibrio tra le due posizioni contrastanti, che vede schierati da un lato i genitori e dall’altro i figli, e decidere di cedere di tanto in tanto per dimostrare rispetto e apertura. Secondo gli esperti, infatti, quando capitano situazioni di chiusura totale e negazione frequente senza dare spiegazioni, si accentua lo scontro e si alimenta il conflitto.

Al contrario, motivando ragionevolmente i “no” e tornando a volte indietro sulle decisioni, mostrando quindi accondiscendenza, si offre al ragazzo l’occasione di fare esperienze, di crescere e quindi di capire. Il concetto chiave da tenere sempre a mente è quindi la necessità di negoziare.


D’altro canto, il rischio contrario è di cedere troppo facilmente e ripetutamente a qualsiasi richiesta del proprio figlio. Mollare subito la presa senza un confronto provoca spesso conseguenze negative molto profonde perché – in questi casi – il bambino vince facilmente e così perde di vista l’avversario e, con lui, anche i punti di riferimento.

In casi di questo tipo, inoltre – soprattutto se il figlio è in età adolescenziale – è facile che si trovi nella condizione di non sapere gestire tutta la libertà conquistata così in fretta; per questo la parola d’ordine, anche in quest’ambito, è negoziazione ed equilibrio. Ciò vuol dire, naturalmente, che alla base del rapporto tra genitori e figli ci debbano essere delle regole, ma alcune di queste possono diventare negoziabili di volta in volta.

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