VIVERE CON UN ANIMALE

Un gatto al guinzaglio

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Come addestrare il tuo gatto a comportarsi da vero e proprio animale di città!

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A spasso con Fuffi

Forse ti verrà leggermente da sorridere, perché non è molto comune vederne uno per strada, a passeggio con il padrone, ma la scelta del guinzaglio per il tuo gatto può rivelarsi un’esperienza nuova, utile per l’animale ad esplorare territori nuovi e a vivere esperienze che, solo in casa, specialmente se non possiedi un giardino, difficilmente potrebbe fare.  Il gatto, a differenza del cane, non ama decidere autonomamente il percorso da compiere e il padrone riuscirà  difficilmente a  ‘passeggiare’ nel senso classico del termine perché la sua funzione sarà quella di accompagnare il felino nel suo processo di esplorazione dell’ambiente circostante, pazientando ad aspettarlo quando si ferma al solo, si rotola nella polvere, o, semplicemente, ammira compiaciuto le nuove scoperte fatte.

Anche la scelta del guinzaglio si rivela estremamente importante perché il materiale seppur rigido di cui è fatto non dovrà in alcun modo pesare troppo sull’animale regalandogli, invece, una sensazione di ‘libertà’ e non, viceversa, di oppressione!

I consigli
Il guinzaglio si rivela assolutamente fondamentale per tenere costantemente sotto controllo l’istinto ‘felino’ dell’animale e per garantire allo stesso la sicurezza assoluta al riparo dai veleni e dalle sostanze pericolose che potrebbe mettere accidentalmente in bocca.
Dopo aver valutato attentamente il temperamento del gatto e l’ambiente circostante, opta per la scelta di spazi sicuri e circoscritti per permettere a Fuffi di familiarizzare con elementi non del tutto estranei alla sua conoscenza, specialmente se si tratta di un gatto da appartamento, dunque totalmente incline a spaventarsi davanti alle novità.

L’occorrente
I gatti domestici hanno spesso un collare che però non si dovrebbe mai utilizzare come ancoraggio per il guinzaglio, perché pericoloso per lo stesso. L’ideale, in questo caso, è l’uso di pettorine apposite create con il solo scopo di essere usate per il guinzaglio.
Esistono in commercio due differenti varianti di pettorine, quella a forma di ‘8’ e ad ‘H’, quest’ultima più indicata perché sembra creare meno pressione sul collo del gatto e la cui scelta dipende comunque da quale tipologia si adatta più facilmente al tuo amico a quattro zampe.

Come abituare Fuffi al guinzaglio
Abituare il gatto al guinzaglio non è impresa semplice, ma richiede tempo e pazienza, nonché una serie di step intermedi da portare a termine con dedizione e comprensione verso l’animale.

- Le briglie: abitua il gatto ad utilizzare le briglie lasciandole per qualche giorno sul pavimento, permettendogli di annusarle e prendere confidenza. Prova quindi ad infilargliele senza stringere troppo e senza forzarlo, ripetendo l’operazione per una settimana circa, fino a quando Fuffi non le accetterà senza problemi.

- Il guinzaglio: a poco a poco unisci il guinzaglio alle briglie lasciando che Fuffi lo trascini naturalmente in casa, dietro di sé. Prendilo in mano solo quando il gatto si sarà abituato, e comincia a seguire l’animale.

- L’addestramento: inizia a dare dei segnali ben precisi al tuo animaletto ricompensandolo, di tanto in tanto, con un boccone ghiotto, senza usare, in alcun caso, la disciplina.

- All’aperto: esci, quindi, con il gatto privilegiando il primo mattino e il tramonto, momenti perfetti per la tranquillità dell’animale generalmente abbastanza inquieto. Resta davanti o di fianco e permetti al gatto di decidere dove andare, mentre, se si avventura in luoghi a voi non graditi è opportuno tendere il guinzaglio, ma mai tirarlo, ripetendo i comandi vocali come ‘No’.

Non bisogna dimenticare però, in nessun caso, che non si devono confondere le esigenze del gatto con quelle del cane e, per questo, le passeggiate soddisferanno pazientemente le richieste di Fuffi, che dovrà essere abituato a passeggiare a poco a poco, meglio se stimolato fin da piccolo in quanto per un gatto adulto occorrerà certamente più tempo. 

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