La curcuma è una spezia unica e speciale, dalle mille proprietà amiche della salute e dal sapore amarognolo che aiuta a rendere più chic ogni piatto. Proprio in cucina, questo prodotto, caro alla tradizione culinaria etnica, ma anche molto usato nelle beauty routine naturali, dà il suo meglio, permettendoci di dare un po' di sprint ad ogni tipo di portata.
Anche se la spezia in polvere è la più usata ai fornelli, la curcuma fresca è il top per le nostre ricette di cucina. La possiamo usare in molti modi differenti, sfruttando il suo gusto unico e particolare, per rendere più interessanti molti tipi di piatti.
Come si usa la curcuma fresca
La radice di curcuma fresca può essere utilizzata per centrifugati e frullati, unendone una minima parte al mix di latte, frutta e verdura. Ma possiamo adoperarla anche per zuppe, come ingrediente di tisane e anche come insaporitore di sughi e salse.
La prima cosa da fare però, prima di adoperare la nostra curcuma fresca per le nostre ricette di cucina, è di pulire con cura la radice. Mettiamo sempre dei guanti in lattice per evitare che la spezia ci macchi la pelle, poi eliminiamo la scorza superficiale della radice, grattandola via con il bordo di un cucchiaio.
A questo punto la nostra curcuma fresca può essere tagliata a pezzetti per essere lasciata in infusione in acqua calda, insieme a tè e infusi, oppure triturata con una grattugia, pronta da utilizzare per qualunque tipo di ricetta.
La radice della curcuma, va detto, è piuttosto fibrosa, quindi, se decidiamo di metterla in un mixer da cucina, magari per creare delle salsine o dei sughi, dovremo tagliarla a punta di coltello prima, in modo che le lame dell'elettrodomestico non facciano fatica a spezzettarla.
Parlando di dosaggi, la curcuma fresca ha un sapore piuttosto intenso, molto amaro, perciò va dosata con attenzione, onde evitare di rendere troppo pungenti le preparazioni. Un cucchiaino di curcuma tritata sarà sufficiente per brodi e zuppe, mentre per colorare creme dolci, basterà un pezzettino di radice, da mettere nel latte caldo e da eliminare appena avrà rilasciato la sua tonalità dorata.
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