PRIMA INFANZIA

Come educare i figli alla gentilezza

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Qualche consiglio per educare i bambini alla gentilezza.

Si parla sempre più spesso di bambini maleducati e senza controllo perchè viziati e privi di regole di comportamento da seguire. Cosa fare in questi casi? E’ compito dei genitori, prima che degli insegnanti, cercare di far capire ai bambini quanto sia importante essere gentili e garbati con il prossimo. Certo è che il  buon esempio da parte dei genitori è fondamentale: solitamente i figli reagiscono allo stesso modo con cui si comportano gli adulti di riferimento.

Per educare alla gentilezza i propri figli bisogna spiegare loro che è giusto condividire, aiutare i propri amici nel momento del bisogno, e difenderli nel caso siano in difficoltà. Tutto questo è necessario fin dalla prima infanzia. I bimbi hanno intorno ai due anni e frequentano l’asilo nido? Bene. Quando iniziano ad interagire con i pari bisogna spiegare che i giocattoli e gli oggetti in loro possesso debbono anche essere condivisi, e se sono propri, dati in prestito, in maniera generosa e senza mettere in atto episodi di prepotenza.

Inoltre è bene spiegare ai bimbi, anche in età prescolare, che per esprimere le proprie ragioni non c’è bisogno di alzare le mani ma l’ideale è utilizzare le parole e i discorsi che se usati bene posso essere più efficaci di un pugno, uno schiaffo o uno spintone.

Mostrare gentilezza non significa mostrare debolezza ma adottare un comportamento durante il quale non si prevarica l'altro, con cui si dà ascolto, si presta attenzione, e si agisce in favore degli altri e per il bene della comunità. Questo atteggiamento sarà di maggiore soddisfazione anche per i più piccoli che saranno di certo, anche se con il tempo e un po’ di pazienza, apprezzati tra i pari.

Fondamentale è che i fratelli maggiori diano il buon esempio e si comportino nella stessa maniera. Per i piccoli l’imitazione dei fratelli più grandi è importante. Inoltre mai assegnare un premio per un atto di gentilezza fatto in casa o in altri ambienti come scuola o palestra dove si fa attività sportiva: un atteggiamento cortese dovrebbe essere consueto e non un evento fuori dall’ordinario.

In questo modo, un domani, i figli saranno adulti responsabili, cordiali e disponibili: per loro sarà dura scontrarsi con l’arroganza che li circonda, ma nel lungo periodo grazie all’impegno e al rispetto delle regole riusciranno a trovare un posto nel mondo a livello privato e professionale.

 

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