GIARDINAGGIO

Come coltivare i gerani sul balcone, 7 consigli utili

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I gerani sono un classico, facile da coltivare sul balcone

I gerani sono un classico tra i fiori da balcone primaverili ed estivi. Maestosi e facili da coltivare e moltiplicare, nella bella stagione siamo propensi a portarli nel nostro angolo fiorito.

Originari dell’Africa, i gerani contribuiscono ad allontanare le zanzare e si presentano in numerosissime varietà raggruppate in diversi tipi. I cosiddetti gerani zonali hanno le foglie pelose. Ci sono inoltre i gerani edera e quelli imperiali. E i gerani odorosi, quando si strofinano le foglie, appunto, profumano.

Come coltivare i gerani sul balcone
1) Possiamo prendere il terriccio specifico per gerani o aggiungere terriccio di foglie e sabbia di fiume alla terra da giardino (o torba e sabbia di fiume al terriccio universale).
2) Mettiamo le piante a una distanza di circa 20 centimetri o prevediamone una per ogni vaso, ma non usiamo contenitori eccessivamente grandi che, dando spazio alle radici, possono svantaggiarne la resa a lungo termine. Rinvasiamo i gerani ogni anno, dopo averli potati.  
3) Per coltivare i gerani sul balcone, collochiamoli in posizioni soleggiate.
4) Queste piante non amano il freddo eccessivo, quindi d’inverno ripariamole in posizioni adeguate o con il tessuto non tessuto.
5) I gerani temono i ristagni e gli eccessi idrici, per questo si deve assicurare un buon drenaggio del terreno: possiamo provvedere con la sabbia di fiume e le biglie di argilla espansa.
6) Potiamo i gerani, a fine inverno, anche fino a due terzi e, a mano a mano che seccano, togliamo i fiori, per dare slancio alle nuove fioriture, e le foglie che potrebbero diventare ricettacolo di parassiti. Concimiamoli ogni 2 settimane circa.
7) Purtroppo, negli ultimi anni si è diffusa la cosiddetta farfalla del geranio, dannosa per le piante. Quindi, per coltivare i gerani, possiamo prevedere in anticipo un trattamento con un insetticida specifico da mettere nel terreno o usare del macerato di ortica o di pino.

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