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Rivoluzione jogging

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Una nuova postura. Un modo diverso di correre. E parecchi benefici. E' quanto promette il Chi Running, che unisce meditazione e corsa.

Finora avete sempre fatto jogging utilizzando la consueta scansione tacco-punta? Be', preparatevi a cambiare passo e anche mentalità. Perché si va facendo strada (è davvero il caso di dirlo) il Chi Running.  Nuovissima disciplina che promette di cambiare la nostra routine di corsa nei parchi cittadini e regalarci parecchi benefici a livello psicofisico. Di cosa si tratta?

Di una filosofia e una pratica ginnica che si incontrano per fondersi insieme: il Tai Chi, disciplina di meditazione che ci fa focalizzare sulle nostre forze interiori, e il running tradizionale. Che scatenano insieme energia interiore ed esteriore. Da aggiungere anche il fatto che il Chi Running è più sicuro del footing tradizionale (avvengono meno incidenti) e, dicono i praticanti, molto più divertente.

Dal punto di vista strettamente fisico, il segreto sta tutto nella postura assunta, assai diversa dalla solita. Infatti con il Chi Running non ci si pone perpendicolari al terreno, come siamo abituati a fare, ma si attua una flessione del corpo in avanti. La spinta a questo punto è facilitata dalla forza di gravità universale, che tende ad attrarre verso il basso i corpi.

Dunque, è come se si fosse sottoposti a una accelerazione naturale. Anche il passo è diverso, perché si tratta di una falcata a mezza pianta. Il risultato? I muscoli sono meno appesantiti che nella corsa tradizionale, e il piede poggia con minor attrito sulla pista, salvandosi dunque da possibili infortuni. Inoltre, tutta la forza del corpo non si scarica sulle estremità, ma si ripartisce tra le ginocchia e la zona lombare. Maggior equilibrio, insomma. Incrementato naturalmente dalla meditazione Tai Chi.

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