PSICOLOGIA

La Società dell'incertezza

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E' strana la nostra società da una parte ci fa vivere un benessere, almeno materiale, mai fino ad ora sperimentato nella storia dell'umanità, e dall'altra ci fa stare sempre peggio, come testimonia l'aumento di ansia, depressione e attacchi di panico.

Il cambiamento di usi, costumi e tenore di vita a cui stiamo assistendo è piuttosto recente, perché ancora all'inizio del secolo scorso, come qualunque nonno può testimoniare, le condizioni di vita erano molto dure. Nell'Italia contadina era un lusso perfino mangiare. Tuttavia ogni individuo possedeva alcuni valori sicuri, come la famiglia tradizionale, la religione, la stabilità del suo ruolo sociale, e queste certezze lo aiutavano a dare un senso al mondo e a vivere con sufficiente equilibrio.

Nel giro di pochi decenni, invece, siamo stati gettanti in un vortice di cambiamenti. In una società come la nostra in cui è la moda a dettare legge, quello che ieri andava bene oggi è già superato e noi ci vediamo costretti a rincorrere le novità per poter sempre essere al passo coi tempi.

Come se non bastasse, TV, cinema e giornali ci riversano addosso una massa indescrivibile di messaggi e informazioni, spesso in contraddizione tra loro. La vita moderna ci fa richieste sempre più pressanti, con aspettative sempre più elevate: bellezza, successo, notorietà, soldi sono i valori che ci vengono proposti. Tutto questo ha effetti dirompenti sulla nostra autostima e fa crescere vergogna e sfiducia nelle nostre capacità.

All'origine dei nostri malesseri attuali, dunque, c'è una società difficile e complessa come mai altre prima d'ora. Bombardati come siamo dall'esterno, è sempre più arduo per noi capire chi siamo dentro. Per cercare di costruire una nostra identità, però, non bisogna incorrere nell'errore di uniformarci ai modelli imposti. Rispetto ad essi non possiamo che essere perdenti, per almeno una buona ragione: loro non sono noi, dunque, noi non possiamo essere loro. Se sono irraggiungibili è anche perché sono diversi. A partire dal riconoscimento della nostra intrinseca diversità possiamo ritrovare un nostro spazio interiore, recuperare la nostra autenticità e, quindi, la stima per noi stessi.

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