PSICOLOGIA

Caro collega...

LEGGI IN 3'
Uno studio americano ha evidenziato che chi ha un amico, anche solo di scrivania, è sette volte più produttivo di chi non ce l'ha. Sono le donne quelle che si fanno coinvolgere maggiormente dagli affetti mentre lavorano. Anche la coppia più unita deve distinguere i propri compiti e ruoli in ufficio.

Lavorare insieme per molte coppie è una realtà quotidiana. Nelle piccole e medie imprese familiari il lavoro viene spesso condiviso con il coniuge o con un parente, ma esistono anche molteplici collaborazioni tra amici che hanno dato vita a progetti di successo. Uno studio americano ha evidenziato che chi ha un amico, anche solo di scrivania, è sette volte più produttivo di chi non ce l'ha.

Sono le donne quelle che si fanno coinvolgere maggiormente dagli affetti mentre lavorano. Sempre in America ci sono aziende che al momento dell'assunzione cercano di verificare se la persona che hanno davanti è un buon 'connettore' cioè un soggetto che ha la capacità di fare amicizia rapidamente; questo tipo di persone riesce a creare coesione e collaborazione nel gruppo di lavoro e ciò si riflette positivamente anche in termini di guadagno.

Avere un amico come collega di lavoro è un'esperienza che si ricorda nel tempo. L'amico di scrivania ti sostituisce in malattia o nel momento delle ferie senza rancore, diventa un confidente sicuro in merito alle problematiche e le rivalità che si creano nell'ambiente lavorativo, è una spalla fidata sulla quale fare affidamento in un momento di super-lavoro, comprende il tuo stato d'animo e quindi non ti giudica nel caso tu non sia efficiente al 100%.

Le aziende hanno capito questo potenziale e cercano in tutti i modi di creare coesione tra i colleghi, cosa spesso non facile, organizzando momenti di ricreazione quali viaggi, cene aziendali, corsi di aggiornamento o di formazione, tutti strumenti che cercano di aumentare la socializzazione e la collaborazione.

Ma è possibile lavorare con una persona intima in modo armonico? Lavorare insieme può essere un'esperienza coinvolgente che arricchisce ma può anche trasformarsi in un incubo. Ecco come bisogna confrontarsi con il proprio partner per lavorare serenamente:

- quando si collabora per uno scopo bisognerebbe farlo in modo trasparente e genuino, una rivalità tra coniugi, il desiderio di rivincita, di competitività o di controllo sull'altro potrebbero alla lunga distruggere la coppia.

- se nell'azienda ci sono altri collaboratori è giusto dare una mano al proprio partner senza però fare troppi favoritismi che potrebbero creare invidie e malcontento. Per avere successo è meglio che la coppia punti sulla giusta collaborazione e la solidarietà reciproca.

- anche la coppia più unita deve distinguere i propri compiti in ufficio. E' controproducente infatti non avere chiare le mansioni e i compiti da svolgere, ruoli e guadagni devono essere distinti chiaramente.

il lavoro vi costringe a stare a lungo insieme a vi lascia poco spazio per altre attività? Create degli interessi personali da coltivare nel tempo libero separatamente. Questi momenti di distanza vi aiuteranno a ricaricarvi ed a rientrare in ufficio con maggiore entusiasmo.

non bisogna mescolare i ruoli fuori e dentro casa. Quando siete a pranzo insieme cercate di non far slittare la conversazione sulle problematiche di lavoro ma parlate della famiglia e soprattutto di voi due come coppia.

-  se vedete che il vostro partner ha bisogno di modificare il ruolo oppure d'incrementare o diminuire l'entità del lavoro svolto, siate flessibili, comportatevi come se la richiesta arrivasse da un collaboratore qualsiasi.

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.