SALUTE

Salute in rosa

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Ospedali attrezzati per le esigenze delle donne, con reparti all'avanguardia e capacità di interazione al femminile. Una realtà che si diffonde sempre di più.

Un ospedale a misura di donna. Pensato per le esigenze femminili e con personale (medici e infermieri) prevalentemente al femminile. Non è un capriccio (perché oltre al momento del parto parecchie sono le patologie "al femminile" che comportano giorni di degenza nelle strutture sanitarie). E non è un sogno. Perché in tutta Italia cominciano a diffondersi ospedali "in rosa", ideali per il ricovero del cosiddetto sesso debole.

L'idea è stata dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), che ha deciso, con il suo Progetto Ospedale Donna, di assegnare bollini di qualità (fino a un massimo di tre) a quelle strutture maggiormente sensibili ai problemi delle donne e  alla loro salute. L'ospedale guadagna un bollino se ha un reparto dedicato alle patologie femminili e applica correttamente i giusti Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.).

Due bollini se le sue pubblicazioni scientifiche e il suo comitato etico possono vantare la presenza di almeno tre donne. L'eccellenza dei tre bollini si ottiene se c'è una donna ai massimi vertici dirigenziali (po' trattarsi del direttore generale, scientifico, sanitario, o di un dipartimento); se è alta la presenza di infermiere; se si presta attenzione alla multiculturalità, con brochure informative per donne straniere e menù ospedalieri rispettosi delle diverse fedi religiose.

Sparsi nel nostro Paese esistono 96 ospedali rosa, di cui più della metà nell'Italia settentrionale, oltre il 25% in quella meridionale e il 20% in quella centrale (l'elenco completo è su Onda Osservatorio). I bollini assegnati hanno valenza triennale. 

L'idea di fondo è non solo quella di segnalare le strutture che sono maggiormente all'avanguardia nel settore delle cure al femminile, ma anche quella di incentivare gli altri ospedali ad attrezzarsi efficacemente per venire incontro alle esigenze delle pazienti.

Un segno concreto e un aiuto valido per tutte le donne (in Italia sono in media cinque milioni ogni anno a dover subire un ricovero, contro i quattro milioni di uomini) che in ospedale cercano strutture contraddistinte da specializzazione avanzata per le loro patologie e soprattutto capacità di ascolto, di interazione e di accoglienza secondo modalità prettamente al femminile. C'è solo da sperare che il... contagio rosa si propaghi rapidamente.

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