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Valeriana, l'erba della salute

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La Valeriana è un'erba perenne spontanea nei luoghi umidi, viene coltivata a scopo medicinale, benché risulti molto più attiva quella che cresce spontanea

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Pianta dal fusto eretto alto fino a un metro, la Valeriana presenta foglie composte da numerose foglioline e disposte a due a due, una contro l'altra. I fiori sono rosei, molto odorosi, riuniti in ombrelle alla sommità della pianta. Fiorisce da maggio a luglio. 

Se ne utilizza quasi esclusivamente la radice e la parte bassa del fusto, raccolte in primavera prima che la pianta metta rami e fiori. Le radici possono anche essere seccate al sole e conservate in recipienti ben chiusi. La Valeriana ha uno specifico potere antispasmodico, tonico e sedativo; è indicata contro l'insonnia, l'isterismo, gli stati depressivi, la nevrosi, l'emicrania e le nevralgie varie.

Infusi

L'infuso va preparato freddo, ponendo a macero per 6-10 ore 8-10 g di radice in 200 g d'acqua. Si prende poi a bicchieri durante il giorno. Nella palpitazione di cuore si preferisce l'infuso preparato caldo con l'aggiunta di foglie di cedrina. 

Uso esterno

La Valeriana è utilizzata ad uso esterno per alleviare il dolore di piaghe e contusioni, si adopera il decotto di radici, più concentrato di quello a uso interno, 80-100 g di radici da bollire per mezz'ora in 1 litro d'acqua e da filtrare prima dell'uso.

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