SCUOLA ED EDUCAZIONE

Disgrafia dei bambini: idee per aiutare a recuperare

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Se tuo figlio ha una scrittura illeggibile e fa fatica a scrivere in corsivo probabilmente soffre di un disturbo chiamato disgrafia. Ecco come muoversi, se riscontriamo questo tipo di difficoltà.

Alla fine della prima classe e nel corso della seconda della scuola primaria gli insegnanti fanno eventuali segnalazioni in merito ai disturbi dell’apprendimento dei propri alunni. 

Se tuo figlio frequenta la seconda elementare e ha poca fluidità nella scrittura di lettere, numeri e una grafia illegibile, o ancora ha difficoltà a seguire le righe e inserire i numeri nei quadretti, probabilmente soffre di un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) chiamato disgrafia legato alla sfera della motricità fine, senza essere legato ad impedimenti di tipo neurologico o deficit sensoriali.

Probabilmente avrà anche una difficoltà a gestire lo spazio bianco del foglio e impugnerà la penna in maniera errata. Inoltre il piccolo che scrive molto lentamente, potrà avere difficoltà a copiare dalla lavagna al foglio con conseguenti errori di ortografia.

Cosa fare in questi casi per aiutare i bambini a recuperare? Se l'insegnante consiglia un'intervento o se notiamo difficoltà del genere, rivolgiamoci al pediatra di base che consiglierà come muoverci. Eventualmente e successivamente potremo contattare uno pscicomotricista o rieducatore della scrittura che aiuterà il bambino a riacquisire sicurezza e fluidità nel gesto grafico, e fiducia in se stesso.

Probabilmente dovrà imparare a  impugnare correttamente la matita e la penna, e a scrivere muovendo dita e penna senza muovere o affaticare braccio e spalla. Con una serie di attività giocose e di psicomotricità fine il bambino riacquisirà la padronanza del gesto grafico avendo accanto oltre alla maestra e ai genitori, un  professionista esperto nel campo.

Accanto al lavoro del professionista, i genitori potranno sostenere il bambino proponendogli parole crociate o esercizi di potenziamento delle abilità grafomotorie, sempre su indicazioni dei rieducatore della scrittura o psicomotricista. Sarà una maniera per condividere le difficoltà con il bambino, alleggerendolo con esercizi di tipo giocoso.

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