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Ho disfatto le valigie e adesso tutto questo come lo lavo?

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Consigli per lavare al meglio costumi, parei e tutti gli accessori utilizzati al mare

Le vacanze stanno finendo per tutti, alcuni ritardatari vanno ancora in vacanza a settembre ma è quasi l’ora di riporre le valigie e di lavare tutto quello che è stato riportato indietro sporco dopo il viaggio di grandi e piccoli.

Io quest’anno (e anche l’anno scorso) ho avuto da lavare, oltre ai trolley delle vacanze più classiche, anche le valigie delle vacanze in colonia dei miei figli, loro ci vanno da soli ma i sacchi che riportano indietro si aggiungono a tutto il resto e contengono anche lenzuola, federe, sacchi a pelo, scarponi da montagna e tante altre belle cose da smacchiare e riporre per benino.

La tentazione di fare quattro o cinque lavatrici forsennate e indifferenziate è forte però io non cedo, lo so che devo procedere in modo ordinato ed organizzato.

Prima di tutto bisogna pensare agli accessori da mare, costumi, teli mare, pareo e indumenti usati in spiaggia prima necessitano di un prelavaggio in una bacinella con acqua tiepida e bicarbonato, poi possono anche essere messi in lavatrice ma in modo diverso a seconda del tipo.

Costumi e pareo con un detersivo e un programma delicato e e a freddo, i teli mare invece hanno bisogno di un lavaggio un po’ più approfondito, io li lavo a 50 gradi per eliminare tutto il salino.

I costumi da bagno hanno bisogno anche di un dopo-lavaggio adeguato: meglio stenderli sul rovescio e all’ombra, il sole rovina i colori e anche le fibre elastiche di cui sono fatti.

Se al posto del mare siete stati in montagna o in campagna è probabile che il problema siano le macchie di erba, in questo caso meglio trattarle prima con sapone di Marsiglia e poi metterli in lavatrice a 30 gradi con un detersivo come Dixan Duo-Caps che unisce il detersivo liquido a quello in polvere

Se siete stati in vacanza in una città d’arte beati voi, io adoro le città dinamiche con un sacco di cose da scoprire o quelle storiche con un monumento ad ogni angolo, infatti quest’anno sono stata a Roma dopo tanti anni che mancavo.

In questo caso fare il bucato è come quando si sta a casa, non ci sono regole particolari a parte quella di dividere gli indumenti per tessuti scegliendo i programmi giusti per ogni gruppo.

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