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Come pulire la ghisa: guida completa

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Dal camino alla stufa, dal barbecue alle padelle, la ghisa si rivela il conduttore di calore ideale. Scopri come pulire la ghisa con i nostri consigli!

Ecco come pulire la ghisa senza fatica!

La ghisa è una lega ferrosa con alto tenore di carbonio. Rispetto all’acciaio dolce - in cui il tenore di carbonio è più basso - la ghisa si presenta più dura e più resistente all’abrasione e alla ruggine, ma allo stesso tempo meno resiliente, cioè meno resistente agli urti. Insomma, la ghisa è un acciaio di bassa qualità ed è per questo motivo che, sin dall’Ottocento, è nota anche come “ferraccio”. Nonostante ciò, la ghisa presenta anche innumerevoli vantaggi, tra cui la resistenza alle alte temperature: essendo un ottimo conduttore di calore - che trattiene e poi rilascia gradualmente - è il materiale preferito per la realizzazione di camini, stufe e termosifoni, barbecue, griglie e piani cottura. Se vuoi sapere come pulire la ghisa, segui i nostri suggerimenti: nonostante sia molto resistente, tieni presente che, avendo una consistenza porosa, bisogna adottare alcuni accorgimenti per evitare che si danneggi in profondità.

Come pulire la ghisa dalla ruggine

Come tutti i metalli, anche la ghisa si ossida a contatto con l’ossigeno presente nell’aria. La ruggine che si crea sulla sua superficie per effetto dell’ossidazione ne altera la resistenza, dunque rimuoverla il prima possibile è un must! Se sul tuo oggetto in ghisa - sia esso una padella, una griglia o la piastra tonda di un fornello - sono presenti solo alcune macchie di ruggine, allora il lavoro è semplice. Metti un po’ di bicarbonato direttamente sulla parte da trattare e aggiungi qualche goccia d’aceto, lascia agire per almeno un’ora e poi asporta la ruggine con una spatola. In alternativa, lascia l’oggetto in immersione per una notte in una soluzione d’acqua tiepida e bicarbonato: la mattina dopo rimuovere la ruggine non sarà una gran fatica. Ecco svelato come pulire la ghisa dalla ruggine senza ricorrere a strumenti abrasivi!

Dopo il lavaggio o il trattamento con aceto e bicarbonato di un qualunque utensile da cucina in ghisa, passa sempre sulla sua superficie un foglio di carta assorbente unto d’olio d’oliva: servirà a proteggere il metallo da aggressioni future. Se la ruggine ha già abbondantemente corroso la ghisa - come spesso accade nel caso dei termosifoni vecchi - allora per rimuoverla devi ricorrere alla tela abrasiva. In questo caso, dopo aver sfregato vigorosamente la parte, dovrai anche passare una mano di vernice antiruggine e poi procedere con la ritinteggiatura.    

Come pulire la ghisa del camino e della stufa

Niente scalda un ambiente più di un bel camino in ghisa o di una stufa a legna, sempre in ghisa, che dà anche un tocco classico all’ambiente. Grazie alla ghisa, che trattiene il calore, questo continua a diffondersi nella stanza ancora a lungo dopo che la legna avrà finito di ardere. La nota negativa è però che, col tempo, la ghisa s’incrosta di una polvere scura e densa. Come pulire la ghisa della stufa o del camino?   

Innanzitutto, rimuovi i residui di carbone presenti all’interno servendoti di secchio e pala, spazza via i detriti rimasti sulla superficie con una spazzola metallica e poi elimina la polvere con un panno morbido inumidito d’acqua. Ora passa alla detersione del piano con una spugnetta imbevuta in una soluzione d’acqua e detergente liquido neutro; risciacqua accuratamente e infine asciuga. Se usi il camino per cucinare gustose grigliate di carne con gli amici, per sgrassarlo a fondo usa una soluzione di acqua bollente e aceto.

Per pulire la ghisa esterna del tuo camino o stufa, usa semplicemente un panno morbido appena inumidito solo con acqua, senza alcun detergente e sempre a freddo! Per ripristinare l’aspetto lucido della ghisa, infine, applica con un panno morbido una pasta specifica che la farà tornare all’antico splendore. Vuoi sapere come pulire la ghisa del tuo termocamino? Procedi allo stesso modo e, per sicurezza, consulta le istruzioni e attieniti ai suggerimenti specifici forniti dal produttore.

Come pulire la ghisa del piano cottura

La ghisa è presente anche in cucina, come componente principale di fornelli, piastre e griglie; vediamo quindi come pulire la ghisa del piano cottura e farla tornare splendente come all’origine.
La semplice acqua saponata è ideale per griglie e piastre dei fornelli. In caso di sporco ostinato, spruzza direttamente sulle incrostazioni uno sgrassatore per cucina oppure una miscela di aceto tiepido e bicarbonato, lascia agire per almeno mezz’ora e poi rimuovi la schiuma con una spugnetta. In alternativa, puoi creare una soluzione fai da te con acqua, qualche goccia di succo di limone e di detersivo per piatti; applica con una spugna, poi risciacqua e asciuga. Mi raccomando, non lavare mai in lavastoviglie gli elementi in ghisa del tuo piano cottura, perché i detergenti aggressivi possono rovinarla!

Come pulire la ghisa del barbecue

L’unico svantaggio delle grigliate con gli amici all’aria aperta è… la pulizia finale del barbecue! La sua piastra o griglia in ghisa s’impregna del grasso dei cibi, che sembra impossibile da rimuovere. Niente paura: ecco come pulire la ghisa del barbecue senza troppa fatica e, soprattutto, senz’acqua - sì, perché l’acqua provoca la ruggine, che impedisce la regolare evaporazione dei liquidi e deteriora le particelle antiaderenti della ghisa! Riscalda la piastra o la griglia da pulire e poi rimuovi i residui di cibo con l’aiuto di una spazzola metallica e di un foglio di carta accartocciato. A freddo, poi, passa sulla superficie un po’ d’olio d’oliva con un foglio di carta assorbente, per limitare la formazione della ruggine.

Come pulire la ghisa smaltata

La ghisa di padelle, griglie o stufe può essere lasciata al naturale, oppure smaltata. Nel caso di una stufa smaltata, usa solo un panno inumidito per la detersione; nel caso di utensili da cucina, invece, la ghisa smaltata si pulisce con un foglio di carta assorbente imbevuto d’olio. Per eliminare gli odori dei cibi, sgrassare a fondo e disinfettare la superficie smaltata della ghisa, poi, l’aceto è sempre la soluzione ideale!

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