VIVERE GREEN

Moda bio di primavera

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Anche le case di moda diventano 'green' e adottano accorgimenti rispettosi dell'ambiente: dai sacchetti in carta riciclata alle pelli sintetiche.

Si chiama “green washing” ed è la pratica comunemente usata dalle aziende per ripulire la propria immagine con un tocco di verde, che non guasta. No, non si tratta di adottare un abbigliamento color smeraldo, semplicemente di escogitare nuove proposte ed accorgimenti ecosostenibili.

Anche il mondo del fashion si è adeguato, da anni, a questa pratica, anche se solo recentemente i grandi marchi ne hanno compreso a fondo l’importanza strategica. Bottega Veneta e Gucci, ad esempio, hanno recentemente lanciato lo slogan “ridurre l’impatto sociale ed ambientale del lusso”. Ecco allora che la casa diretta da Frida Giannini ha adottato le prime precauzioni: buste in carta completamente riciclata.

Se già dalle scorse stagioni impazzando in passerella i capi in lana bio di Stella McCartney e le pelli sintetiche, ugualmente morbide, ma meno tiranniche delle classiche in ermellino, c’è chi si inventa addirittura l’abito che ripulisce l’aria. Si chiama Herself, prodotto in collaborazione con l’Università di Sheffield, ed è un abito da sera composto da tessuti in grado di migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente domestico, probabilmente il primo vestito che purifica l’aria del mondo.

Certo è che non tutti possiamo permetterci tessuti in fase di sperimentazione o grandi marchi, ma è anche vero che questo non è l’unico modo per essere “bio”. Molti brand minori o, addirittura, catene di grandi magazzini collaborano, sempre più spesso, con il mondo dell’equo solidale, abbracciandone filosofia sociale e facendosi interpreti delle tendenze che non sporcano.

Gli accorgimenti da adottare sono semplici e pochi: preferire i tessuti ecocompatibili, come la canapa, è un must. Questo tessuto, infatti, si scopre versatile, resistente e…biodegradabile!

Attenzione al cotone, nota fibra vegetale, ma che richiede un uso massiccio di pesticidi in fase di lavorazione, spesso soggetto, inoltre, al mercato nero. Preferite, dunque, la sua alternativa ecologica: il cotone organico, 100% naturale. Dalla fibra del cotone deriva il denim, amatissimo passepartout da usare da capo a piedi. Abbondate pure, purché sia organico.

Infine, per le amanti della plastica, che impazza proprio in questa stagione con borse trasparenti e sandali coloratissimi, sappiate che il poliestere, nella sua versione riciclabile, è usabile all’infinito.

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